Perfezionismo nella danza
Cosa si intende per perfezionismo?

Il perfezionismo è generalmente considerato un tratto o una disposizione della personalità che esercita la sua influenza in domini di significato personale.
In realtà esistono tantissime di definizioni, concettualizzazioni e strumenti di misurazione, ma due dimensioni chiave emergono ripetutamente anche da studi basati su quadri teorici differenti. Queste dimensioni sono:
elevati standard personali
preoccupazione per gli errori
Tali concettualizzazioni suggeriscono l'esistenza di due distinti tipi di perfezionismo.
Si dice che uno sia guidato dal desiderio di successo e che sia caratterizzato da una ricerca della perfezione positiva e orientata all'approccio e dalla definizione di obiettivi sfidanti. Tali persone avrebbero probabilmente un punteggio alto sul fattore degli standard personali. Ad esempio, Gould, Dieffenbach e Moffett (2002) hanno descritto un campione di atleti olimpici come perfezionisti in base al modo organizzato in cui si sforzavano di raggiungere obiettivi personali altamente sfidanti. Poiché è considerato salutare e porta a risultati positivi, Slade e Owens hanno suggerito che tale perfezionismo dovrebbe essere incoraggiato.
L'altra forma di perfezionismo è caratterizzata da uno sforzo orientato all'evitamento di esiti negativi (compresa l'imperfezione), con preoccupazione per gli errori e dubbi sulle azioni come caratteristiche distintive. Nonostante gli sforzi per evitare esiti negativi da parte di questi individui, questa forma di perfezionismo provoca una serie di effetti disadattivi, in particolare nell'area del benessere (ad esempio, soppressione emotiva; Bergman, Nyland e Burns, 2007; Slade e Owens, 1998).
In realtà, alcuni autori ritengono che anche il perfezionismo positivo a volte possa portare a risultati negativi. Flett e Hewitt (2006) hanno sostenuto che il perfezionismo positivo deriva, almeno in parte, dalla paura del fallimento e da motivi di evitamento.
Gli autori affermano che sia "giunto il momento per i teorici e i ricercatori nel campo del perfezionismo di dare un'occhiata molto più da vicino alla nozione di perfezionismo positivo e determinare se è davvero una forma di comportamento sana che produce risultati positivi".
Frost e Henderson hanno scoperto che i perfezionisti hanno maggiori probabilità di riportare cognizioni come "Sogno di essere perfetto" e immagini debilitanti come "Le immagini di me che commetto un errore mi intasano la mente". Flett et al. ha portato questi risultati un ulteriore passo avanti segnalando che gli studenti universitari con maggiori frequenze di cognizioni perfezionistiche avevano maggiori probabilità di riportare immagini che indicassero una paura di fallire, nonché un maggiore affetto negativo, ansia, depressione e minore soddisfazione di vita.
Perfezionismo nei ballerini
I dati esistenti indicano che il perfezionismo nella danza potrebbe essere più negativo che negli altri sport (Kronvall Parkinson et al., 2007).
I ballerini, rispetto ai non ballerini, riportano livelli più elevati di perfezionismo (Montanari e Zietkiewicz, 2000). Inoltre, queste preoccupazioni perfezionistiche sono correlate positivamente a sintomi fisici avversi (ad esempio, mal di testa, tosse e dolori muscolari) e difficoltà emotive (ad esempio, affettività negativa e ansia del fisico sociale) (Cumming & Duda, 2012). Inoltre, dagli studi emerge che il perfezionismo sia estramemente collegato a sentimenti e pensieri ansiogeni. Due studi in particolare hanno esaminato se il perfezionismo sia associato alla direzione dell'ansia nello sport (Martinent & Ferrand, 2007; Mor et al., 1995). In entrambi gli studi, gli individui che hanno ottenuto punteggi più alti sugli aspetti più negativi del perfezionismo erano anche più debilitati dai loro sintomi di ansia.
Siccome i criteri di performance sono tipicamente soggettivi, in quanto la definizione di "performance perfetta" dipende da giudizi esterni ambigui, i ballerini perfezionisti sono particolarmente vulnerabili a un senso di dubbio riguardo agli standard di prestazione.
Un recente studio ha riscontrato che mentre non esistono differenze nel perfezionismo positivo tra gli sport (in particolare tra giocatori di basket, ginnaste e ballerini), i ballerini presentano punteggi più alti sul perfezionismo negativo (cioè, sforzandosi di evitare risultati negativi).
Bisogna sottolineare che la ricerca sulla danza si è concentrata in gran parte sul balletto classico. Ciò è significativo perché il balletto è sempre stato criticato come più autoritario, meno flessibile e più incentrato sull'apparenza che sulla sensazione rispetto, ad esempio, alla danza contemporanea (ad esempio, Jackson, 2005; Morris, 2003), ma in uno studio che ha confrontato le tendenze perfezionistiche dei ballerini classici e contemporanei (Krasnow et al., 1999) non è stata riscontrata alcuna differenza significativa tra i due gruppi. Tuttavia, è giusto specificare che la dimensione del campione era molto piccola (n = 35) e non è stata fatta distinzione tra perfezionismo positivo e negativo.
Perfezionismo in sala danza:
Un ruolo importantissimo nel regolare i livelli di perfezionismo è svolto dal clima motivazionale. Il clima motivazionale si distingue in due tipi:
Orientato al compito
Orientato all'ego
Un clima motivazionale che coinvolge il compito si manifesta quando gli artisti sono incoraggiati a migliorare i propri standard di prestazione, lo sforzo è riconosciuto, gli errori sono visti come parte del processo di apprendimento e il contributo di tutti è considerato importante.
Un clima motivazionale che coinvolge l'ego è evidente quando gli artisti sono incoraggiati a superare i loro coetanei, la rivalità e il favoritismo sono evidenti e gli errori sono puniti.
Ad oggi, gli studi hanno evidenziato come un clima motivazionale che coinvolge l'ego sia correlato positivamente a preoccupazioni perfezionistiche, al contrario di un clima coinvolgente.
Attenzione però, correlazione non significa che i due fenomeni siano in una relazione di causa-effetto. Tale relazione non è infatti dimostrabile quando gli studi esaminati sono studi trasversali, ma è necessario inserire un'ordinamento temporale.
In questo modo si evidenziano 3 possibilità:
(a) il perfezionismo influenza le percezioni del clima motivazionale,
(b) le percezioni del clima motivazionale influenzano il perfezionismo
(c) la relazione è reciproca.
Nel primo caso è possibile che la perfezione legata alla danza (preoccupazioni perfezionistiche, in particolare) possa modellare le percezioni e i comportamenti all'interno degli ambienti di allenamento/esecuzione nella danza in modo che un clima che coinvolge l'ego sia considerato più saliente e un clima che coinvolge il compito più poco appariscente.
L'opinione opposta, secondo cui le percezioni del clima motivazionale nella danza influenzano il perfezionismo correlato alla danza, si basa sull'idea che il perfezionismo si sviluppi, almeno in parte, in risposta alle pratiche sociali.
Uno studio recente, eseguito longitudinalmente, ha però evidenziato che l'ipotesi più probabile sia la che le due variabili si influenzino reciprocamente.
Nello studio citato le preoccupazioni perfezionistiche sono state valutate utilizzando la preoccupazione per gli errori. La caratteristica principale di questa sottodimensione del perfezionismo è un'estrema avversione per gli errori, ma più in generale riflette una tendenza autovalutativa a considerare gli errori in relazione alla perdita del rispetto degli altri (Frost, Marten, Lahart e Rosenblate, 1990).
È facile immaginare come questa mentalità, quando esibita dai ballerini, possa contribuire alla visione che gli errori dovrebbero essere evitati a tutti i costi e sono fonte di disapprovazione da parte degli istruttori. Per estensione, come ulteriore conseguenza di questa mentalità, è probabile che i coetanei che hanno prestazioni superiori con meno errori (rispetto a coloro che stanno semplicemente migliorando) siano considerati come aventi un valore maggiore.
In questo modo, le preoccupazioni perfezionistiche possono aumentare la sensibilità ai segnali salienti incorporati nell'ambiente sociale in modo che nel tempo i giovani ballerini giungano a vedere l'ambiente di formazione/esecuzione nella danza in un modo sempre più orientato all'ego e sempre meno orientata compito.
Allo stesso tempo, è possibile che gli sforzi perfezionistici legati alla danza si sviluppino come risposta diretta a comportamenti palesi di istruttori che pretendono dagli allievi un grande sforzo personale e il raggiungimento di grandi traguardi e successi.